lunedì 5 settembre 2011

Parte 4/6 – I colori: contrasti


Contrasti cromatici
Se il rapporto che si crea tra vari colori tende ad essere di grande differenza si parlerà di contrasto cromatico. I contrasti cromatici si producono tramite l'accostamento di due o più colori diversi tra loro. Prendiamo per esempio il giallo; avremo delle percezioni diverse in base allo sfondo a cui lo sottoponiamo, questo perché tende alla tonalità complementare dello sfondo stesso. Se invece lo sottoponiamo ad uno sfondo che è il complementare del colore stesso, avremo maggiore luminosità per il principio del contrasto luminoso.
Il pittore contemporaneo Johannes Itten (1888-1967) ha individuato, durante i suoi studi sul colore, sette differenti tipi di contrasto:

1. Contrasto tra colori puri: è possibile creare il contrasto di colori puri grazie all'accostamento di qualsiasi colore con il più alto punto di saturazione, ovvero non vi è mescolato il bianco e il nero.
Per creare il contrasto di colori è necessario l'accostamento di almeno tre colori.


2. Contrasto tra colori complementari: i colori complementari sono individuabili sul cerchio cromatico e sono quelli diametralmente opposti l’uno all’altro. Si equilibrano a vicenda e inducono una sensazione di energia. Il contrasto tra colori complementari si ottiene tramite l'accostamento di un colore primario e del colore risultante dall'unione degli altri due primari rimasti, tali contrasti sono: giallo-viola, rosso-verde, blu-arancione.


3. Contrasto di caldo e freddo: si realizza quando si accostano almeno un colore caldo (giallo, arancio, rosso, fuxia, marrone) ed un colore freddo (blu, verde, viola). In questo caso però l’importanza dell’ambiente è fondamentale. Ci sono infatti colori ambigui come il prugna che a seconda che siano circondati da colori caldi o freddi, cambiano anch’essi.


4. Contrasto di chiaro-scuro: si ha quando si accostano colori con differenti gradi di luminosità. L’apice del contrasto è l’accostamento del bianco e del nero.






5. Contrasto di qualità: si ottiene accostando colori con differenti gradi di saturazione e offuscamento. Mescolando un colore molto saturo con differenti quantità di grigio si otterrà una graduale perdita di qualità del colore.


6. Contrasto di quantità: ogni tinta presenta un diverso grado di luminosità, quindi, se vogliamo creare un equilibrio percettivo è necessario stendere in modo molto proporzionale le varie zone di colore, ad esempio un colore molto luminoso dovrà occupare un'area minore rispetto a un colore con un minore grado di luminosità. Per esempio, un’area colorata di blu e giallo dovrà essere ricoperta per 2/3 dal blu ed 1/3 dal giallo per ottenere la giusta armonia visiva.
7. Contrasto di simultaneità: è un processo che avviene esclusivamente nel nostro cervello. Si verifica quando osservando un colore, la nostra mente ricrea il complementare anche se questo non è fisicamente presente nell’immagine. Il nostro occhio, sottoposto a un dato colore, ne esige simultaneamente il complementare, e non ricevendolo se lo rappresenta da sé. Il fenomeno prova che per l'armonia cromatica è essenziale il rispetto della legge dei complementari. Il colore prodotto simultaneamente esiste solo nella percezione cromatica di chi guarda e non nella realtà esterna, come dimostra il fatto che non può venire fotografato.

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