I caratteri sono divisi per famiglie, in base alle loro caratteristiche:
Gotico
I primi caratteri tipografici utilizzati con l'invenzione della pressa da stampa somigliano alla calligrafia maiuscola dell'epoca. Vengono anche chiamati script gotici. A questa famiglia appartengono: i Textualis (Old English), i caratteri Schwabacher, la famiglia Fraktur.
Con grazie
I caratteri con grazie, qualche volta chiamati romani, comprendono dei sottogruppi:
- Lapidario
- Veneziano
- Rinascimentale, con solo piccole differenze in spessore all'interno del glifo
- Barocco, nei quali lo spessore all'interno del glifo ha maggiore variazione
- Moderno, con la massima variazione di spessore all'interno del glifo. L'introduzione delle tecniche di fusione perfezionate alla metà del XVIII secolo permise tratti più fini e influenzò grandemente questi caratteri
- Contemporaneo, usato per scopi decorativi.
Senza grazie
Il fenomeno tipografico dei sans-serif è relativamente recente nella storia della tipografia (1816). Per la classificazione i sans-serif si dividono grossolanamente in quattro gruppi principali:
- Grotesques
- Neo-grotesques
- Humanist
- Geometrici
- Transport D, ideato negli anni cinquanta ed usato in molti paesi europei come carattere tipografico per i segnali stradali, sia neretto che condensato, sia normale che stretto.
Informali
I tipi di carattere informali (o script) simulano la calligrafia. Non si prestano molto bene a grandi quantità di corpo di testo, poiché l'occhio umano li trova più difficili da leggere.
Tipi di carattere originali
Hanno generalmente forme di caratteri molto particolari e possono addirittura comprendere immagini di oggetti, animali o altro. Hanno caratteristiche molto specifiche, quindi uso molto limitato. Non sono adatti per il corpo del testo.
Simboli
Consistono di simboli e non di caratteri per il testo.
Fonte: wikipedia.com
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