domenica 31 luglio 2011

parte 3/5 - Il carattere o font: dimensioni

La distanza fra la linea base e la cima di un normale carattere minuscolo è chiamata occhio medio. La parte di glifo al di sopra è l'ascendente. L'altezza dell'ascendente può avere un effetto sostanziale sulla leggibilità e l'aspetto di un carattere. Il rapporto fra l'occhio medio e l'ascesa è spesso utilizzata per classificare i caratteri tipografici.
Minuscole: l'altezza delle minuscole è misurata sulla lettera x. Infatti le lettere tonde tendono ad avere dimensioni più grandi delle lettere lineari, per applicare una correzione ottica senza la quale apparirebbero al lettore più piccole delle altre.
Maiuscole: è l'altezza misurata sulle lettere maiuscole, solitamente sulla E, sempre per problemi legati alla correzione ottica.
Ascendenti: l'altezza delle lettere minuscole quali l e f ad esempio, è più grande di quella delle altre lettere minuscole, e, di norma, anche delle lettere maiuscole.
Allineamento: è la somma della distanza tra la linea dell'ascendente e la linea di delimitazione del corpo superiore e la linea del discendente e la linea di delimitazione del corpo inferiore. In pratica è la distanza verticale minima dei caratteri.
Apertura: L'andamento delle aste curve aperte di caratteri come la C, c, S, s, a, e e così via, è definito apertura.
Crenatura: indica la riduzione dello spazio in eccesso tra le due lettere, allo scopo di eliminare spazi bianchi antiestetici e dare un aspetto più omogeneo al testo. Un esempio dove spesso si attua la crenatura è quello di avvicinare le due lettere a bracci obliqui A e V. Può comunque avvenire tra lettere curve come O e C.
Peso: è il rapporto tra area inchiostrata ed area in bianco della serie di caratteri, o meglio lo spessore dei tratti che lo compongono indipendentemente dalla sua dimensione.

venerdì 29 luglio 2011

36.000 e-book gratis per voi!

Anzi, facciamo 136.000!

Rofos Design, convinta della crescita degli e-book in Italia,
promuove da tempo la divulgazione dei libri elettronici,
e quest'oggi intende segnalarvi il Progetto Gutenber.
http://www.gutenberg.org/wiki/Main_Page

Il sito raccoglie 36.000 titoli, titoli a vostra completa disposizione. Gratuitamente.
Sono testi classici, in vari formati (anche audiolibri), raccolti e catalogati come risorsa per l'umanità!

Altri 100.000 titoli sono raggiungibili attraverso i siti affiliati al progetto.

A questo link potete infine trovare i titoli tradotti in Italiano:
http://www.gutenberg.org/browse/languages/it

Un piccolo regalo da parte nostra:
con i libri in formato e-book, 
la valigia delle vacanze peserà di meno!


Prossima pubblicazione in e-book a cura Rofos Design.

mercoledì 27 luglio 2011

parte 2/5 - Il carattere o font: caratteri mobili

L'uso dei caratteri mobili avviene sostanzialmente secondo l'antico sistema inventato da Gutenberg. Si tratta di riprodurre il testo con dei blocchetti in lega di piombo su ognuno dei quali è inciso in rilievo un segno tipografico.
Questi blocchetti, dovendo formare il testo all'interno di una pagina, devono possedere una forma regolare e ben precisa. Si stabilisce quindi di prendere un'unità di misura e di fare in modo che ogni variazione avvenga secondo multipli o sottomultipli di tale misura (spazi tra le lettere, altezza o larghezza delle lettere e così via). Tale unità di misura è chiamata punto tipografico. Tale unità corrisponde a poco meno di 0,376 mm.
La grandezza di un carattere è misurata in punti e viene chiamata corpo, ma dato che ogni carattere avrà, un'altezza diversa dagli altri, ci si riferisce all'altezza del blocchetto di piombo che lo imprime sulla carta.

martedì 26 luglio 2011

parte 1/5 - Il carattere o font: breve storia

In tipografia, il tipo di carattere o font è un insieme di caratteri tipografici caratterizzati e accomunati da un certo stile grafico.
Il termine inglese font proviene dal francese medioevale fonte, ovvero “qualcosa che è stato fuso” (dal latino fundere), con riferimento ai caratteri mobili prodotti per la stampa tipografica, ottenuti versando il metallo fuso nella forma contenente la matrice del singolo carattere.
Un tipo di carattere solitamente contiene un vario numero di singoli simboli, detti glifi, quali lettere, numeri e punteggiatura.

Breve storia
Storicamente i tipi di carattere venivano fabbricati in dimensioni e qualità ben definite. Lo stile di un dato carattere teneva conto di tutti questi fattori. In seguito, a causa della maggiore disponibilità di stili, delle maggiori richieste degli stampatori, dei tipi di “specifico peso” (cioè quanto scuro appare il testo, neretto, grassetto, normale o leggero) e con specifiche condizioni aggiuntive ("regolare", "corsivo", "condensato") hanno portato alla definizione di famiglie o tipi di caratteri, che possono includere anche moltissime varianti.

sabato 23 luglio 2011

PARTE 3/3 - L’importanza della copertina in un libro: come realizzare una copertina di successo

Scelta del carattere
Occorre prestare attenzione anche alla scelta del carattere (font), bisogna mandare un messaggio chiaro e diretto e non creare confusione. Il titolo si deve sposare bene con l’immagine ma deve essere ben evidente.
Il carattere del titolo e sottotitolo deve essere lo stesso, per evitare di avere troppi elementi visivi diversi che creano confusione. Studi statistici hanno evidenziato che se il sottotitolo supera le due righe, è meglio utilizzare caratteri con grazie, perché i prolungamenti delle lettere aumentano del 15% circa la faciltà di lettura.
[Fra qualche giorno parleremo più dettagliatamente delle font, dedicando loro un articolo.]

 

La quarta di copertina

In libreria, la prima cosa che ti colpisce di un libro è la copertina. Una volta preso in mano, è istintivo girarlo per valutare la quarta di copertina. È fondamentale quindi che il retro del libro mantenga lo stile grafico della copertina, spiegando chi è l’autore, una sinossi breve che incuriosisce il lettore e il costo.

venerdì 22 luglio 2011

Nuovo e-book da Rofos Design

Tra i servizi offerti da Rofos Design, vi è anche la creazione in vari formati (e-pub, pdf, ecc.) di e-book. L'ultima pubblicazione da noi realizzata è "Il Decimo Pianeta" di Diego Bortolozzo.

http://ultimabooks.simplicissimus.it/il-decimo-pianeta



Racconto di Fantascienza, il libro digitale è stato interamente curato dalla nostra agenzia, a partire dalla creazione della copertina, grazie alla meravigliosa immagine ideata appositamente per questo libro da Paolo Mari, fino all'impaginazione, passando per la creazione del logo della Collana Imperium.

Creare un e-book, non è così semplice. O meglio, non lo è creare un buon e-book!

Non basta trasformare il file sorgente in codice, è necessario impaginare il file correttamente, provarlo su vari reader, proporre un prodotto finito che soddisfi le richieste dell'autore, e dei suoi lettori, che devono poter leggere un libro (in questo caso digitale) senza errori di allineamento e/o di impaginazione. E per far questo, non basta avere il programma giusto!

Tra i servizi offerti da Rofos Design vi sono, su richiesta dell'autore, l'editing, la creazione della copertina, la collaborazione per l'inserimento sui maggiori canali di distribuzione... tutto questo grazie alla grande esperienza dell'agenzia nel campo della grafica, della pubblicità, dell'editoria.

Ora vi lasciamo al libro, invitandovi a scaricarlo e leggerlo.
Quest'avventura fantastica, vedrete, vi trasporterà in nuovi mondi, in nuovi universi, in nuovi, meravigliosi, angoli della fantasia.

E-book: Il Decimo Pianeta - Diego BortolozzoEditore: Narcissus
Collana: Collana Imperium
Disponibile in formato: e-pub e MOBI
Prezzo: 0,99 €
Trama: La ricerca della Terza Colonia, il lungo viaggio del Decimo Pianeta, il ritorno a casa degli antichi fratelli.
Riusciranno i Nibiru a trovare il Sistema Stellare da cui provengono? Riusciranno ad affrontare il lungo viaggio verso la nuova casa?
La costruzione del vascello stellare è quasi completata, ma la popolazione in rivolta cercherà di impadronirsi della navicella.
L’equipaggio ha un solo tentativo a disposizione: il Decimo Pianeta, nel suo interminabile viaggio, non può fermasi, non può aspettarli.
Riconoscimenti: Racconto finalista alla 5a edizione del Concorso NASF.

PARTE 2/3 - L’importanza della copertina in un libro: come realizzare una copertina di successo

Target

La prima cosa da fare è capire a quale categoria di lettori è rivolto il libro, al fine di poter studiare una copertina mirata al target giusto.
Ecco alcuni esempi:
- Nei libri che trattano di benessere, i colori sono brillanti, con sfondo chiaro, in prevalenza bianco e con un’immagine sognante e rilassante.
Nei libri che trattano di cucina, i colori sono ammiccanti, come il rosso, il giallo e il verde, l’immagine in genere è molto golosa.
- Nei libri che trattano di romanzi d’amore, le immagini sono conturbanti, spesso sfocate e con il carattere graziato o corsivo, molto elegante e femminile.
- Nei libri che trattano di affari o saggi, hanno una linea molto pulita, chiara, elegante e con caratteri in grassetto, spesso addirittura con l’assenza di immagini e simboli.
- Nei libri che trattano di fantasy o fantascienza, ci si può sbizzarrire sia con le immagini sia con le font.
- Nei libri che trattano di gialli o polizieschi, si può giocare col bicromismo giallo/nero bianco/rosso, bianco/nero; colori e immagini che devono evocare suspance.

giovedì 21 luglio 2011

Parte 1/3 - L’importanza della copertina in un libro: come realizzare una copertina di successo

La copertina è la parte esterna di un libro, in genere formata da un cartoncino spesso.
In gergo tipografico, le 4 pagine della copertina prendono i nomi di prima (la copertina vera e propria), seconda, terza (in cui non vi è stampato nulla) e quarta di copertina (il retro del libro).
La copertina ha lo scopo di attirare l’attenzione del potenziale lettore e di indirizzarlo all’acquisto. La copertina può essere variamente colorata o decorata con illustrazioni o fotografie per rendere più accattivante, gradevole o appariscente il tipo di stampato. Il suo impatto inoltre dipende anche dal tipo di rilegatura utilizzata.
Nei volumi cartonati, il titolo della pubblicazione viene stampato tramite incisione in oro direttamente sul supporto rigido, privo di stampa, e quindi rivestire la copertina vera e propria con una sovracoperta stampata su carta più leggera.
In certi casi la copertina può anche essere formata o rivestita di cuoio, legno o metalli, anche preziosi. Sono particolarmente pregiate le copertine dei volumi antichi.

martedì 19 luglio 2011

Editoria: le copertine, i nostri biglietti da visita

Dite la verità: cos'è che attira la vostra attenzione in libreria e vi convince a sfogliare un libro?
La copertina. Il vero biglietto da visita di ogni pubblicazione!

Poi vi mettete a leggere la 4a di copertina, per conoscere l'argomento trattato e infine sfogliate le pagine del volume che avete tra le mani.

Anche con gli e-book, siamo sinceri, procediamo tutti allo stesso modo.

Veniamo attratti dalla copertina, cerchiamo informazioni sull'argomento trattato, poi decidiamo, eventualmente, l'acquisto.

Qui subentra la capacità del vostro illustratore e/o dell'agenzia a cui avete affidato la realizzazione del vostro biglietto da visita.
Qui subentra la capacità di realizzazione di Rofos Design.

Metteteci alla prova, non rischiate di trovarvi di fronte a scelte sbagliate.

Date un'occhiata a questo blog (a dir poco interessante!) che mette a confronto le copertine di alcuni libri, dimostrando che non basta scegliere una bella illustrazione o una foto accattivante, dovete affidarvi a dei professionisti grafici, dovete affidarvi a Rofos Design.




Siamo stanchi di assistere a questa mancanza di professionalità. E voi?


Nei prossimi giorni posteremo un articolo sull'importanza della copertina in un libro e la sua realizzazione.

domenica 17 luglio 2011

E-book, i libri del futuro













Un'immagine vale più di mille parole (per Rofos Design uno stile di vita) e proprio con un'immagine iniziamo questo articolo sul futuro (ma anche sul presente!) degli e-book in Italia.

Dal Dicembre 2010 ad oggi, le vendite di libri digitali stanno aumentando a vista d'occhio e il futuro si presenta ancora più roseo.

Rofos Design offre un servizio di editoria completo: dalla creazione dell'e-book al suo inserimento nei canali di distribuzione nazionali e internazionali, al fianco dei grandi nomi dell'editoria mondiale (Mondadori, Bonpiani, Rizzoli, giusto per fare qualche esempio) o, ancora, alla stampa (cartacea) delle opere digitali.

Per la lettura dell'interessante articolo da cui abbiamo tratto questa ottima notizia, vi rimandiamo a questo link: http://www.corriere.it/cultura/11_luglio_13/ebook-bookrepublic-studio_e73db7ba-ad8d-11e0-83b2-951b61194bdf.shtml

Vi lasciamo con un'anteprima dell'e-book, realizzato da Rofos Design in formato e-pub. Di prossima pubblicazione, Vi daremo maggiori informazioni sul libro (digitale) a breve.



Continuate a seguirci su questo blog!


venerdì 15 luglio 2011

Pubblicità vintage anni 50 e 60

Dal sito http://wellmedicated.com/inspiration/50-inspiring-vintage-advertisements/ una bellissima gallery di immagini pubblicitarie degli anni 50 e 60.
Negli anni 50 la pubblicità ebbe una grande espansione, specie negli USA. Negli anni 60 ci fu il boom e la pubblicità sposò anche l'arte, come nel caso del famoso quadro dei barattoli di zuppa Campbell di Andy Warhol.
Nella gallery è presente anche una pubblicità italiana molto famosa, quella della Vespa Piaggio.

giovedì 14 luglio 2011

Applicazioni e problemi di conservazione della carta

Applicazioni
La carta ha moltissime applicazioni, tra le quali possiamo ricordare:
- la scrittura: il foglio di carta diventa un documento, per memorizzare informazioni o per comunicare. La carta può così assumere un valore per ciò che contiene, si pensi a banconote, assegni, biglietti, ricevute, ecc.
La carta stampata può essere legata a formare libri, opuscoli, riviste etc.
- l'imballaggio: buste, fogli per l’imballo, carta da parati.
- la pulizia e l'igiene: carta igienica, fazzoletti, tovaglioli, carta da cucina, etc.
- la costruzione di oggetti: l'aeroplanino di carta, il ventaglio di carta, il papier-mâché, l'origami, il kirigami, il vetrage, etc.
Problemi di conservazione
Oltre ai difetti naturali della carta dovuti alla sua fabbricazione, possiamo ricordare ulteriori fattori di deterioramento:
- danni fisici, strappi, usura;
- i raggi ultravioletti, che provocano l'ossidazione della cellulosa;
- polvere, che crea un ambiente accogliente per insetti e batteri;
- umidità, che favorisce lo sviluppo di muffe;
- inquinanti aggressivi, tra cui a volte gli stessi inchiostri chimicamente instabili ed i depositi lasciati dalle dita dei lettori;
- animali ed insetti che si nutrono di carta;
- processi di ossidazione degli accumuli di materiali metallici (soprattutto ferro, ma anche rame) già presenti nel materiale cartaceo.
Oggigiorno, rispetto a un recente passato, la carta è meno acida e più stabile nel tempo; sono disponibili anche carte particolarmente adatte per la conservazione a lungo termine, da utilizzare in abbinamento ad inchiostri dalla formulazione stabile e non aggressiva.

Fonte: wikipedia.org

martedì 12 luglio 2011

La fabbricazione della carta

Il legno è formato indicativamente da:
- Cellulosa (circa 45%)
- Emicellulosa (circa 30%)
- Lignina (circa 20%)
- Estraibili vari: terpeni, resine, acidi grassi (circa 5%).

Cellulosa ed emicellulosa costituiscono le fibre del legno, mentre la lignina è l'interfibra che le tiene unite. All’inizio si creavano i fogli manualmente, poi furono sviluppate macchine per la produzione in continuo della carta. Inizialmente si trattava di fabbriche che utilizzavano il processo completo dal taglio degli alberi fino alla carta (in bobina). Il materiale più comunemente usato è la polpa di legno o di cellulosa, solitamente legno tenero come per esempio l'abete o il pioppo, ma si possono utilizzare anche altre fibre come cotone, lino, canapa e carta riciclata.

I principali stadi per fabbricare la carta sono:

1 - Spappolamento
Il legno viene scortecciato e ridotto in chips, successivamente si formano delle paste rompendo in vari modi il legame della lignina. La materia prima è trasformata in polpa, una miscela concentrata di fibre in sospensione nel liquido. La separazione delle fibre avviene con metodi sia fisici (sbattimento, calore) che chimici (alcali). Poiché le fibre derivano da fonti naturali, sono necessari diversi passaggi di separazione e lavaggio, quindi candeggio o tintura per alterarne l'aspetto fino ad ottenere quello del prodotto finale.
Paste chimiche (processo Kraft)
La lignina viene sfibrata chimicamente (con soda caustica e solfuro di sodio) e selettivamente, lasciando intatte le fibre di cellulosa: si ottiene una pasta marrone che richiede molti sbiancanti, ma la carta finale è molto resistente (kraft, che in tedesco significa forte). Il processo ha degli svantaggi ambientali (lo zolfo genera odore di uova marce, e ci sono molti scarti acquosi) e di resa (solo il 50% del legno viene trasformato in pasta, anche se molti scarti vengono bruciati e l’energia recuperata).
Paste meccaniche (groundwood pulping)
La lignina viene sfibrata con uno sminuzzamento meccanico (grinding) e le fibre cellulosiche vengono liberate ma anche parzialmente danneggiate: la carta prodotta è meno resistente e viene generalmente usata per carta da giornale, etc… Il processo ha dei vantaggi di resa (il 95% del legno viene trasformato in pasta), ma richiede molta energia meccanica.
Paste semichimiche (CTMP)
Il processo di formazione della pasta è intermedio: il legno viene trattato chimicamente e successivamente viene trattato con vapore e meccanicamente (Chemo Thermo Mechanical Pulping). La carta prodotta è più forte di quella ottenuta da paste meccaniche e può essere utilizzata per produrre carte patinate.

sabato 9 luglio 2011

PIXAR a Milano!

In anteprima una notizia che farà gioire gli amanti della grafica (e non solo!):
MGM Digital, con il supporto del Comune di Milano e la collaborazione di 24Ore Cultura, a cura di Maria Grazia Mattei, porterà a Milano la mostra che celebrerà i 25 anni di STORIE PIXAR e che sarà accompagnata da un ricco programma di eventi e workshop.






John Lasseter, Steve Jobs e Ed Catmull fondano la Pixar nel 1986. Toy Story esce nel 1995 e rappresenta una pietra miliare della storia del cinema, è il primo film di animazione interamente prodotto al computer e riscuote subito un grande successo. Successo puntualmente ribadito con Monster Inc., Finding Nemo, The Incredibles, Cars, Ratatouille ,WALL*E . Animatore, regista, sceneggiatore e produttore, John Lasseter è l’anima della Pixar e quando la nota casa di produzione entra nella sfera Disney, gli viene affidato l’incarico di direttore creativo di entrambi gli Studios. Premio Oscar nel 1989 e nel 1995, Leone d’oro alla carriera nel 2009, Lasseter è universalmente riconosciuto come una delle figure più influenti del cinema mondiale. “Pixar 25 anni di animazione” nasce con l’obiettivo di celebrare un incredibile storia di successi svelandone l’incredibile e corale processo di produzione che fonde sapientemente creatività artistica e tecnologia per raccontare storie che sanno commuovere e far sorridere tutto il mondo. Un’incredibile ricchezza di disegni, dipinti, pastelli e sculture affianca spettacolari installazioni 3D, proiezioni e materiali interattivi svelando la multidisciplinarietà dei talenti che animano la Pixar. Dai primi disegni tracciati a mano all’utilizzo delle tecnologie digitali: una perfetta sintesi di tradizione e innovazione. Dopo aver esordito al Moma di New York, la mostra approda a Milano in anteprima europea e su esplicita volontà di John Lasseter, che in via del tutto eccezionale ha già garantito la sua presenza in occasione dell’inaugurazione prevista per il 22 ottobre, dando anche la sua disponibilità per una “lectio magistralis” . Milano è a tutti gli effetti l’anteprima europea della mostra e costituirà anche l’occasione per presentare una preview mondiale di Brave, il prossimo film della Pixar la cui uscita è prevista nel giugno del 2012.

A breve seguiranno maggiori informazioni; continuate a seguirci su queste pagine!


[fonte: MGM Digital blog]

venerdì 8 luglio 2011

Storia e origine della carta

Il significato della parola carta è piuttosto incerto. Secondo alcuni deriverebbe, attraverso il latino charta, dal greco charassò con il significato di incidere, scolpire. I termini corrispondenti paper anglosassone, papel spagnolo e papier francese e tedesco, derivano invece dalla pianta del papiro, utilizzato per scrivere dagli antichi egizi fin dal 3000 a.C. e, successivamente, da greci e romani. Più a nord la pergamena, ottenuta per la lavorazione di pelli di animali, sostituì per la scrittura il papiro, che cresce esclusivamente in regioni dal clima subtropicale.
In Cina i documenti venivano scritti sul bambù ed erano per questo ingombranti da conservare e trasportare. Occasionalmente veniva usata la seta, ma era troppo costosa per un uso diffuso.
Secondo la tradizione, la carta fu prodotta per la prima volta nel 105 da Ts'ai Lun, un eunuco della corte cinese han dell'imperatore Ho Ti. Il materiale usato era probabilmente la corteccia dell'albero del gelso da carta (Brussonetia papyrifera), opportunamente trattata e filtrata in uno stampo di bastoncini di bambù. La più antica carta conosciuta di cui ci sia pervenuto un campione fu fabbricata con stracci intorno al 150. Per altri cinquecento anni circa, l'arte della fabbricazione della carta fu confinata in Cina, ma nel 610 fu introdotta in Giappone e, intorno al 750, nell'Asia centrale. La carta comparve in Egitto all'incirca nell'800, ma non fu fabbricata fino al 900 (vedi Papiro).

mercoledì 6 luglio 2011

Le copertine del rock e la grafica

Riportiamo dal blog http://indiemusic.blogosfere.it/2011/05/pink-floyd-e-the-dark-side-of-the-moon-la-copertina-piu-bella.html la classifica che il sito inglese Musicradar ha chiesto agli appassionati di stilare sulle copertine più belle di tutti i tempi.

Ecco le prime 10 poisizioni.
Da un punto di vista puramente grafico è pregevole la semplicità della cover di The Dark Side of the Moon, dove l'immagine del prisma colorato riempie uno spazio totalmente nero. Da segnalare anche la cover totalmente bianca, con semplicente il nome "The Beatles" stampato in rilievo.
La foto più bella è senz'altro quella di London Calling, che racchiude in un certo senso l'anima stessa del rock in genere: il bassista Paul Simonon spacca il basso durante un concerto. La foto, in bianco e nero, regala l'emozione e la potenza della musica rock.

venerdì 1 luglio 2011

La carta e i tipi di carta


La carta è un materiale affascinante e utilissimo.

Iniziamo quindi con il primo di una serie di articoletti per conoscerla e apprezzarla.
Iniziamo con la definizione di carta:
La carta è un materiale igroscopico (capace di assorbire prontamente le molecole d'acqua presenti nell'ambiente circostante), costituito da materie prime fibrose prevalentemente vegetali, unite per feltrazione (fenomeno che consiste nella salda unione reciproca delle fibre cellulosiche da una sospensione) ed essiccate. Questo prodotto può essere arricchito da collanti, cariche minerali, coloranti e additivi diversi.
I tipi di carta più usati:
Carta da imballaggio: carta più scadente. Viene preparata con paglia, sparto (è una pianta) e carta straccia.

Carta da pacchi: molto scadente ma resistente; preparata con scarti di corda e canapa.